Disarmo

Amo il disarmo;
tu cospargi ed io ingoio
l’essenza dello spasmo,
per poi venire in quel tempo
disperso dall’incanto.
Incanto,
disincanto,
assembro ed oriento,
il mio sapore nel vento.
È nel frastuono
che divampa l’incendio.
Dal cielo prendo il dono,
dalle labbra il perdono,
per comprimerlo nel mio tuono.
Da “Poema del cielo bagnato-di baci e altre tempeste”